mercoledì 1 dicembre 2010

Chiuso temporaneamente per crisi

 
Io cammino fumando
e dopo ogni boccata
attraverso il mio fumo
e sto dove non stavo
dove prima soffiavo.
(Valerio Magrelli)

domenica 21 novembre 2010

questioni d'umore


Seguendo il suggerimento, con un bicchiere di vino in una mano e una sigaretta nell'altra, guardo la mia immagine seduta in poltrona, con il fido Muso costantemente vigile (almeno lui)  ....




giovedì 18 novembre 2010

Il virus del contraddittorio




Pare che ci sia un morbo che si aggiri per l’Italia. E’ il virus del contraddittorio, lo invocano tutti, a gran voce, e spesso anche a sproposito. Anche  la Chiesa chiede il contraddittorio perché alla famigerata trasmissione “vieni via con me” è stato invitato Don Gallo. Ma, a rigore, in tal caso il contraddittorio avrebbero dovuto chiederlo i mussulmani, i buddisti, gli induisti, quelli della chiesa avventista del settimo giorno o i testimonio di Geova. Mi sfugge qualcosa… o forse fa solo finta di sfuggirmi …..
Non mi piacciono gli elenchi che Fazio fa nella sua trasmissione, li trovo retorici e patetici, ma forse è il caso di fare l’elenco di tutti i possibili “contraddittori necessari” (virgolettato perché alludo ad un tecnicismo giuridico) . Comincio con quelli più banali:
D'Alema vs Veltroni, con interventi eventuali di qualche esponente della destra, ma che comprenda tutte le correnti antagoniste;
Berlusca vs Fini ma anche il resto dei politici esclusa la lega;
Vendola vs Bersani, questa è tutta interna;
Maroni vs Saviano, ma qui bisogna invitare anche Sandokan, Yanez De Gomera,  Tremal-Naik e Lord Brooke;
Masi contro l’Usigrai (almeno i 1314 giornalisti che non si riconoscono nella sua direzione) ;
Si attendono suggerimenti, è necessario collaborare alla predisposizione dei palinsesti delle trasmissioni del servizio pubblico.

mercoledì 17 novembre 2010

misunderstanding



Ho saputo che oggi è l’unfriending day per il popolo di Facebook leggendo il blog di Gians. Ebbene, confesso che anche io ho commesso il peccato di aprire un profilo su FB che è praticamente dormiente, nonostante i richiami ad essere attiva di alcune amiche reali (che sento spesso al telefono e vedo con una certa regolarità ma che si lamentano del fatto che non lasci commenti alle loro facezie su FB).
Ho quindi fatto un salto di là e, novità dell'ultimo momento, non ho trovato stragi di amici ma un’altra sorpresa: molti  hanno cambiato l’immagine del profilo con la foto di un cartone animato. E ho scoperto che non si è trattato di un’ispirazione spontanea collettiva ma di un’adesione alla seguente proposta lanciata da non so chi: “dal 15 al 20 novembre  cambia la foto del tuo profilo di Facebook con quella di un eroe dei cartoni animati della tua infanzia... lo scopo? Per una settimana non vedremo una sola faccia "vera" su Facebook”.
A parte la domanda che mi è sorta spontanea, ossia quante facce vere si vedano solitamente su facebook, mi sono chiesta se questo gioco abbia travalicato i confini del noto social network per approdare nella vita reale, visto che libero-news.it ha titolato “Maroni a Saviano: non sono Sandokan”. Evidentemente va di moda un nuovo gioco di ruolo che si potrebbe definire “travisamento dei fatti”, oppure “libera interpretazione della realtà” o anche, più semplicemente come da bambini, “facciamo finta che ero ….”
Su FB si può lasciare il proprio gradimento  su ciò che hanno scritto altri cliccando sul pulsante "mi piace", ma non si può dire "non mi piace". Invece vorrei dire che ci sono certi giochi che non mi piacciono, ma forse sono io ad essere troppo seriosa …..

 

lunedì 15 novembre 2010

Ma che volete da uno scrittore?



Ho passato un fine settimana pigro, sdraiata sul divano col Muso affianco, e mi sono lasciata trasportare dalle pagine dell’ultimo romanzo di Umberto Eco.
Il libro è stato accolto da un vespaio di critiche preventive ed incensamenti altrettanto al buio. Viene esaltato oltremodo, perché ormai in Italia quando uno dei pochi artisti che sono stati fatti rientrare nel gotha degli intellettuali produce qualcosa non si può far altro che inchinarsi al suo genio. Ma viene anche stroncato immotivatamente.
E’ pesante? Quando mai Eco è stato lieve?
Lascia trasparire il compiacimento per la sua erudizione?  Eco è Eco anche per questo.
La trama è insostenibile? Il protagonista è un pretesto per parlare del tema del libro, la falsificazione dei fatti e delle notizie come arma per piegare la storia alla volontà dei gruppi di potere.
Ha voluto imitare Dumas e, non essendo all’altezza, ha messo le mani davanti premettendo “come avrebbe scritto Dumas”? Provate voi a scrivere un feuilleton nel 2010 se non vi chiamate Perez-Reverte e non volete limitarvi ad un’opera di pura fantasia.
C’è il rischio di far passare un messaggio ambiguo che possa indurre a sviluppare sentimenti antisemiti? In questo errore potrebbero incorrere solo gli idioti i quali, per definizione, non leggono Eco.
Potrei continuare, ma farei torto a recensioni ben più approfondite e competenti che ho trovato in giro per i blog. Dal canto mio, posso dire che è un buon romanzo, estremamente documentato, appassionante, intelligente, intrigante, scritto bene, con un protagonista sopraffatto dalla sua stessa mancanza di morale, e una serie di coprotagonisti non certo più simpatici. L’esaltazione della falsità, dell’ipocrisia, della mancanza di scrupoli, dell’arroganza, della doppiezza …. Forse aver messo nero su bianco queste caratteristiche della razza umana, e far venire anche solo il dubbio che l’uomo si sia comportato e si comporti effettivamente così, gli attira addosso gli strali di tutti i benpensanti.

martedì 9 novembre 2010

C'è chi si guadagna il pane e chi mangia a uffa ......

Rientro da una delle mie ennesime fughe ... stavolta Lisbona!
A parte la città, sono rimasta colpita da questo collega del Muso al lavoro:



Almeno aveva il cappotto e l'impermeabile ....

domenica 24 ottobre 2010

Quindici anni dopo


Restano fumose ombre
dell'arcana solitudine
dolce compagna.
Ruderi nel cuore,
a testimonianza degli orrori,
prigione degli slanci.
E’ lo smarrimento nell’ignoto
di inconsapevoli scelte
a fluttuare nella malinconia
di ciò che non è mai stato
ma che si sa perso.

Dopo quindici anni, mi sento ancora così, con la differenza che quella precarietà non è più  vissuta come una sfida al futuro e a tutte le possibilità che avrebbe potuto offrire, ma come la consapevolezza del fallimento. 

giovedì 14 ottobre 2010

Assenza giustificata


"Fa violenza, sì, fa violenza a te stessa, anima mia!
Non avrai più occasione di riscattarti: è breve la vita per ciascuno. E questa tu l'hai quasi interamente consumata senza portarti rispetto, ma anzi hai riposto nelle anime di altri la tua felicità... Quelli che non seguono i moti della propria anima, è inevitabile che siano infelici."
Marco Aurelio, Ricordi

Nobili riflessioni a cena ......

lunedì 27 settembre 2010

Noi credevamo


Ieri sera ho assistito alla prima romana del film di Mario Martone, Noi credevamo.
Film lungo, lento, difficile eppure straordinario. E alla fine anche la lentezza ha una sua giustificazione: serve a far comprendere la disillusione di una vita intera di lotta per un ideale, di attesa, di sofferenza, di sogni, di illusioni per raggiungere finalmente cosa: il nulla. E' una denuncia amara dell'ipocrisia del nostro Risorgimento, delle speranze, fallite miseramente, di generazioni di uomini e donne che avevano creduto che avrebbero potuto contribuire alla nascita di un nuovo stato: l'Italia. Di uomini e donne che per quell'ideale hanno combattuto, hanno sofferto, hanno subito il carcere più duro e spesso hanno trovato anche la morte. E' una spaccato sulla violenza della parte che ha vinto, delle follie di alcune frange di rivoluzionari, delle divisioni tra repubblicani e monarchici, della conquista del Sud e del conseguente annientamento di un popolo, della sua economia, della sua storia, delle sua cultura per farne una colonia da sfruttare.
E' un film che non avrà mercato. Non si sa ancora se sarà distribuito nelle sale o se verrà trasmesso in televisione. Non è adatto al grande pubblico perchè da per presupposto che noi si conosca la nostra storia, quindi non spiega, entra direttamente nel vivo degli avvenimenti. 
Ma chiunque abbia la curiosità di comprendere l'Italia di oggi non dovrebbe perdersi questa occasione.

sabato 25 settembre 2010

Personal trainer

Riconosco che nella vita di caxxate ne faccio, ma sentite questa:
dopo 5 anni di totale inattività, con conseguenti 5 chili in esubero, e dopo crisi estiva già raccontata in un post precedente, decido di iscrivermi in palestra. Non una palestra piccola di quartiere, non sia mai, un mega centro con tanto di sale firness, sale per corpo libero e yoga, piscina e s.p.a.
Ieri sera comincio con i miei 50 minuti di nuoto e torno a casa stanca e soddisfatta. Non sapervo del trauma che mi aspettava oggi. Appuntamento con il personal trainer!
Mi porta in uno studio che sembrava quello di un medico, si siede dietro una scrivania e accende un mini computer portatile. Comincia a farmi tutta una serie di domande personali: età, peso, altezza, figli, malattie,  interventi chirurgici, fumo, farmaci ecc.
Poi attacca al computer uno strano aggeggio, mi fa un'ecografia sulla pancia e mi fa vedere sul monitor la composizione del mio strato adiposo. Shock immediato! Continua prendendo misure varie - braccia, vita, fianche, cosce -  e poi sputa la diagnosi!
Il mio strato di grasso, nella parte più spessa, è solo di 1 centrimetro e mezzo. Se lavoro seriamente - minimo tre volta alla settimana - e mi metto a dieta, IN 1 ANNO, DICO IN 1 ANNO, riuscirò a rimettermi in forma. In fondo, secondo lui, devo perdere solo 6 Kili.
Ha rivoluzionato la mia dieta: ha detto che mangio le cose giuste ma in modo disordinato: niente più pasta a cena e .... neanche una goccia d'alcol.
Ora mi chiedo, ma perchè l'ho fatto?????

giovedì 23 settembre 2010

Crociata moralistica


Nudisti contro libertini a Cap D'Adge


Mio padre mi diceva sempre "chi non mostra non vende". E così mi consigliava di accorciare l'orlo della gonna, di mettere una scollatura più profonda e mi regalò un succinto bikini brasiliano.
Non è assolutamente detto che chi mostra abbia anche intenzione di vendere, ma non vedo perchè porre limiti alla provvidenza!
Se la filosofia naturista persegue la libertà, quest'ultima deve comprendere in se anche quella di esprimere la sessualità secondo le proprie inclinazioni, purchè nel rispetto della dignità (e della salute) altrui.
Dopo questo sermone iniziale, mi pongo una domanda pratica: come dovrebbero fare le autorità per distinguere uno scambista da uno che ha molteplici relazioni? Come si individua un libertino? E soprattutto cos'è?
La parola mi fa immediatamente pensare al Marchese de Sade, ma li stiamo nel campo delle perversioni. E' ovvio che vorrei che un serial killer, uno stupratore, un pedofilo non si aggirassero nel mio quartiere. Ma se qualcuno ha voglia di cambiare partner ogni sera, o più a sera, personalmente non mi riguarda.
Che cosa intendono per attività promiscue in luogo pubblico? Un bacio, ad esempio, assume valore diverso a seconda che se lo scambino persone nude o vestite, o che appartengano allo stesso sesso?   
Non mi piacciono queste crociate moralistiche.
Per una volta sono d'accordo con un Sindaco ....

martedì 21 settembre 2010

Senti, ma....


Senti ma, anche se ce la metti tutta e ogni tanto qualcuna ti riesce pure bene, non potresti clonarti e fare anche gli ospiti per animare un po' il programma?
Si, perchè ormai Ballarò è soporifero.
Diglielo a Floris che il letargo è finito, preparagli un caffè, dagli un pizzicotto, insomma fa qualcosa !!!!
E mi rivolgo direttamente a Crozza, perchè ormai dopo la sua copertina c'è solo la noia mortale.
Ballarò è diventato come un discorso di Prodi, che ogni volta ci mettevi tutta la tua buana volontà per seguirlo fino in fondo e dopo pochi minuti l'attenzione crollava miseramente, e alla fine i pensieri vagavano altrove....
Il format non funziona più. Gli ospiti non hanno più nulla da dire, lui non incalza, non li mette alla sbarra, conserva quell'arietta da bravo scolaro diligente che al più si concede qualche frecciata ironica. 
Ma dove "poffarbacco" si parla di politica in Italia?
No, scusate, ho detto un'idiozia, la domanda giusta è: dove si fa più politica oggi in Italia?

giovedì 16 settembre 2010

Sacrilegio.


Questa sera su La 7 hanno commesso un sacrilegio!
Hanno osato infangare un mito trasmettendo la prima puntata di una fiction immeritatamente intitolata "Ben Hur".
Uno sbarbatello biondino e slavato, senza pudore, ha creduto di poter interpretare il ruolo che fu di Charlton Heston dando vita ad una ridicola copia senza alcuna forza. Una trama potente è stata trasformata in un polpettone melenso condito di scene di violenza gratuite (il nostro eroe si macchia di due omicidi che gli potevano sinceramente risparmiare) e di sesso ultronee (ma si sa, ormai senza sesso non si vende nulla).
La scenografia è ridicola (i fotomontaggi li facevano meglio nel 1959), la sceneggiatura patetica.
Si potevano evitare questo scempio.
Confesso che ho visto la macelleria del mio film cult sinceramente prevenuta, ma non avrei mai creduto che sarebbero stati capaci di ridurre un capovaloro in una misera rappresentazione parrocchiale.
Una delle ragioni che mi ha spinto a vederlo, a parte una morbosa curiosità perchè sapevo a priori che non avrebbe retto la sfida, è stato il fatto che la fiction è stata coprodotta dal figlio del regista, premio oscar nel 1960 per la miglior regia, William Wyler. Credevo che il rampollo avesse maggior rispetto della memoria di suo padre.
Mi chiedo perchè invece di spremersi le meningi per creare qualcosa di nuovo si continui ostinatamente a produrre remake in tutti i campi - cinema, musica, teatro.... Sarà anche questo un segno del declino della nostra civiltà?

martedì 14 settembre 2010

Libertà


Da sempre inseguo l'idea di libertà come un assetato cerca l'oasi nel deserto, e da sempre incontro solo miraggi. Non è la "libertà di" quella che inseguo invano, ma la "libertà da" che mi sfugge continuamente. 
Solo recidendo le catene delle paure e dei condizionamenti si è liberi di agire senza timori delle conseguenze, affrontando le proprie scelte con coraggio e consapevolezza. Ma come liberarci dalle sbarre con cui noi stessi abbiamo  circondato la nostra esistenza e che ogni anno, con il venir meno della forza e dell'energia necessarie per evadere, diventano sempre più spesse?
La saggezza che si riesce ad acquisire attraverso la conoscenza e l'esperienza resta sempre a livello razionale, e così ci sono momenti in cui riusciamo anche ad ideare una strategia di fuga. Ma la determinazione con cui decidiamo di appropriarci per interno della nostra esistenza, e di renderla consapevole perchè vissuta secondo ciò che noi riteniamo giusto e non semplicemente dovuto, si scontra con le paure ataviche che ci spingono a comportarci come gli altri con cui entriamo in contatto si aspettano che noi facciamo. A prescindere dal fatto che ciò ci renda o meno felici. E a prescindere dal fatto che un comportamento non sentito intimamente come proprio possa effettivamente rendere felice il prossimo.
Ognuno di noi si è costruito il proprio carcere, ciascuno per le motivazioni più disparate, ma tutti siamo accomunati dalla paura di essere liberi, perchè questa libertà porta necessariamente con se la sofferenza  atroce di essere responsabili di se stessi, di essere soli di fronte al proprio io, senza alibi.

sabato 11 settembre 2010

Quant'è bella giovinezza .....

Matisse, La danse

Non ho mai avuto consapevolezza della mia età. Probabilmente il fatto di non avere figli e di non rapportarmi con gli adolescenti mi ha permesso di vivere in una specie di limbo nel quale l'età era solo quella dell'umore con cui mi svegliavo la mattina. 
Poi quest'estate, in spiaggia, ho cominciato a guardare le ragazze giovani e mi sono accorta che il mio corpo, per quanto non denunci ancora inesorabilmente gli anni che ha trascorso su questa terra, non ha più il tono muscolare e la freschezza di un tempo. Ho guardato le donne adulte, spesso belle e affascinanti, ma non considerate altrettanto dai maschi che si aggiravano sulla spiaggia.
Commenti fastidiosi sulle tardone, sulle prugne secche, sul declino inesorabile del corpo femminile.
Poichè è banale e superficiale consolarsi dicendo che l'età è quella che uno si sente e non quella anagrafica, mi chiedo perchè la bellezza deve essere solo una prerogativa degli adolescenti. Fino a quando si possono continuare ad ignorare gli anni prima di diventare pateticamente ridicoli?
 
 

giovedì 9 settembre 2010

A volte ritornano .....


Sono di nuovo qui, dopo una lunghissima pausa di riflessione........

giovedì 24 giugno 2010

La difficoltà di essere coerenti

A volte è difficile essere coerenti!
Capisco tutte le rimostranze avverso la manovra del Governo, fanno inalberare (eufemismo!) anche me.
Ma che il 25 giugno è stato aggiunto anche lo sciopero del trasporto aereo, e io avevo prenotato un volo da un paio di mesi e stavo facendo il countdouwn per prendermi quattro giorni, dico solo quattro, di vacanza e il tutto rischia di andare a puttane .... scusate, ma mi fa incazzare!
Possibile che non si riesce a trovare un'altra forma di lotta sindacale che tuteli anche gli altri lavoratori? Quelli che si fanno lo stesso il culo, che sono considerati lo stesso spesa pubblica e che avranno il contratto bloccato da qui all'eternità, ma che hanno avuto l'ardire di spendere dei soldi (risparmiati al centesimo) per comprarsi un biglietto e che sognano da settimane quei cazzo di fottutissimi giorni di respiro?!? 
Scusate lo sfogo, ma questa mi pare l'ennesima guerra dei poveri.
Far disperare i pendolari, ingolfare le città di traffico perchè in un modo o nell'altro quelli che non possono o non vogliono scioperare devono raggiungere il posto di lavoro, punire i viaggiatori, che sono lavoratori allo stesso modo, posto che chi può permetterselo trova sempre e comunque sistemi alternativi per raggiungere le destinazioni (vedi auto blu, voli speciali ecc.), non mi sembra un modo ancora efficace di ribadire i propri diritti. Vivo a Roma e, come i miei concittadini, sono abituata agli scioperi, alle manifrstazioni e ai cortei: non ci interessa neanche più sapere chi e perchè sciopera, l'importante è conoscere i percorsi e gli orari delle manifestazioni per trovare percorsi alternativi.
Se con lo sciopero si intende punire il padrone, beh, si sappia, lo scopo è ben lontano dall'essere raggiunto. Gli unici a pagarne lo scotto sono i poveri utenti dei servizi negati. E il padrone può farsi forza, e trovare terreno fertile, nell'attaccare i soliti comunisti disfattisti.

venerdì 18 giugno 2010

E' morto un uomo libero


Per me è un giorno veramente triste!
Ho appreso la notizia così, di colpo, accendendo il computer e aprendo svogliatamente il sito di un quotidiano per seguire l'ennesima boutade del nostro governo e leggo che Josè Saramago non è più tra noi.
Sono affranta perchè è morto un Maestro: non sono per le sue geniali capacità di scrittore, per la gamma sconfinata dei messaggi che consegnava in ogni libro, per la coerenza delle sue scelte di vita, ma anche, e forse solo per me, perchè è stato una bussola nella mia continua ricerca.
Mi lascia un grande vuoto, impossibile da colmare.
Che tu possa continuare ad essere libero, ovunque il tuo Spirito si trovi.

mercoledì 16 giugno 2010

Notizie raccapriccianti


IERI IL GOVERNO DEL TEXAS HA COMMESSO UN OMICIDIO

Ha ucciso deliberatamente, con premeditazione si direbbe, un uomo dopo avergli fatto attendere il momento  del trapasso per ben 32 anni!
"Nel 'braccio della morte', i detenuti vivono in spazi estremamente ristretti (appena 9 metri per 2), in isolamento 24 ore su 24, con la restrizione delle visite e la sola prospettiva della morte avvenire" (fonte).
David Powell aveva 59 anni ed ed era stato condannato per l'omicidio di un poliziotto commesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti nel 1978, all'età di 27 anni. E' appena il caso di sottolineare che la sua condanna è stata annullata 2 volte in appello e riconfermata nei successivi processi  (fonte).
Secondo il rapporto di Amnesty International, in questi lunghissimi anni il detenuto si era reso conto della gravità del suo gesto, aveva espresso rimorso per quanto commesso e si era reso disponibile ad aiutare gli altri detenuti. 
La pena ha svolto la sua funzione repressiva, ha posto il soggetto nelle condizioni di non commettere altri reati e lo ha rieducato. Ha svolto anche la sua funzione general-preventiva, intesa nel senso di distogliere la generalità dei cittadini daal commettere altri reati.
A cosa è servito questo omicidio?
Non si può parlare di vendetta, perchè quella attiene alla sfera emotiva dei soggetti che si sentono colpiti dalle conseguenze del delitto, e benchè non giustificabile, può essere compresa se si svolge nell'immediatezza del fatto.
Non può avere intenti riparatori, perchè non mi risulta che a seguito di questo omicidio ci sia stata alcuna resurrezione.
Io non trovo giustificazioni e ritengo che ieri sia stato commesso impunemente un omicidio privo di giustificazioni e con modalità particolarmente sadiche ed efferate.




domenica 13 giugno 2010

Crisi d'identità


Ultimamente sembra che la mia vena di scrittrice si stia esaurendo. Questo blog non ha più una sua identità. Non è una pagina personale, chè di me non ho voglia di parlare, nè un luogo di riflessione sulla politica e la società, chè la nausea che provo per quello che sta accadendo al mio paese mi blocca le parole, probabilmente un'autocensura, come se già non ne avessimo abbastanza.
Resto così, sospesa a pensare, in attesa di un'illuminazione che mi riporti tra voi.
Intanto continuerò a seguirvi, assicurando che è solo una pausa di riflessione, non un abbandono definitivo.

mercoledì 2 giugno 2010

La repubblica che vorrei


Discorso di Pericle agli ateniesi
                                     
"Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
                                                   
Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così."

Tucidide, La guerra del Peloponneso

lunedì 31 maggio 2010

Da qualche parte c'è sempre la bellezza


 Caravaggio, San Giovanni Battista

In questo momento così cupo per la società a causa delle bassezze dell'uomo: dalla marea nera all'arrembaggio delle navi in missione umanitaria; dall'indifferenza per il prossimo affogati come siamo nel quotidiano egoismo alla mediocrità dei valori presi a riferimento dai più; dalla sopraffazione del più furbo e più ricco ai danni di chi aspira ad essere più furbo e ricco e per questo ha smesso di combattere e di indignarsi all'ignavia di chi rifiuta di assumersi le responsabilità che gli competono; dal rumore assordante di chi urla per dimostrare la propia forza al silenzio altrettanto assordante di chi, per pigrizia, rimane inerte; dalla brutalità della ricerca spasmodica del potere fine a se stesso come scopo ultimo alla superficialità di chi, altrettando spasmodicamente, fa dell'apparire l'essenza dell'essere.
In questo momento, dicevo, ho voglia di bellezza, di poesia, di dolcezza, di concentrazione, di compassione, di partecipazione. A prescindere da quello che possano aver detto i critici (che in questo momento non mi interessa affatto) sono queste le emozioni che mi trasmette quel viso intenso e quel corpo teso, pronto all'azione.

martedì 25 maggio 2010

Stracciaroli



"C'è la piena consapevolezza che tutti i paesi europei fino ad ora hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità

Qualcuno ha vissuto al di sopra delle propie possibilità. Io no di certo!

lunedì 24 maggio 2010

Giramenti di palle

 
Sono giorni che taccio perchè mi girano pesantemente.
I motivi sono innumerevoli e dei più svariati: politici, morali, personali....
La legge bavaglio; l'improvvisa presa di coscienza da parte del governo che la crisi c'è davvero e la contestuale chiamata al sacrificio di noi poveri coglioni; il nuovo capo che - incurante dei sacrifici richiesti ai suoi dipendenti in termini di blocco del salario di sussistenza - come primo atto pretende che gli arredino l'ufficio in modo più consono; un'amica che prima fa carte false - in ogni senso - per avere un figlio e poi, quando finalmente arriva, pensa di abortire; il Muso che ha l'azotemia alta e deve fare l'analisi delle urine - e come faccio a fargli fare la pipì nel contenitore sterile -; quei cazzo di cinque chili che non riesco a buttare giù e la pigrizia fisica e mentale sopravvenuta che di certo non aiuta....
Poichè è notorio che quando mi rode mi eclisso dal resto del mondo, è normale che lo faccia anche qui sul blog, perchè considero questo spazio una parte della mia vita e non una finzione.


giovedì 20 maggio 2010

Tentazioni

Umberto Boccioni, Cavallo + cavaliere + caseggiato

Tanti anni fa ho visto questo quadro alla galleria d'arte moderna di Roma. E' stata per me una  vera e propria folgorazione.... sono tornata più volte ma non lo hanno più esposto: evidentemente lo tengono in cantina. Chissà se funziona il sistema d'allarme?

venerdì 14 maggio 2010

Scoperte

"La vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa".
Norberto Bobbio

In questi ultimi giorni sono stata piuttosto assente dal blog, un po' perchè fagocitata dal lavoro, ma soprattutto perchè mi sto dedicando alla lettura. La materia è ... la teologia.
Ho scoperto che c'è un mondo intero di persone che si pongono le mie stesse domande e che ragionano su alcuni dogmi della fede, quegli stessi che non riesco ad accettare e che mi hanno allontanato dalla religione che mi è stata insegnata da bambina.
Se tanti teologi, laici e religiosi, hanno i miei stessi dubbi, ciò vuol dire che è lecito dubitare e che il dubbio non ti porta automaticamente fuori dal Cristianesimo.
Se tanti scrittori che si professano atei, uno per tutti - tra quelli che sto leggendo in questo periodo - Saramago, sentono la necessità di scrivere su Dio, è perchè è nella natura umana porsi domande e cercare risposte al mistero della Vita.
Ho scoperto con meraviglia che oltre alla favolette che ci hanno raccontato al catechismo per indurci al timore di Dio, c'è chi cerca di riflettere sul messaggio d'amore che ha testimoniato Gesù. 
Forse non ci crederete, ma è una scoperta elettrizzante.

PS: niente paura, nessuna crisi mistica :)

domenica 9 maggio 2010

Non ho più molta voglia



Non ho più molta voglia
Di scrivere poesie
Se fosse come prima
Ne farei più spesso
Ma mi sento molto vecchio
Mi sento molto serio
Mi sento molto coscienzioso
Mi sento pigro.

Boris Vian, da "non vorrei crepare".

martedì 4 maggio 2010

Non è mai troppo tardi!

Oggi ho ricevuto una raccomandata. Dal Ministero de XXXX.
Ora, di questi tempi, quando si riceve una raccomandata da un ministero si pensa subito ad una multa, ad un accertamento fiscale, al ritiro della patente, ad un avviso di garanzia. Insomma, immaginazione galoppante e.... invece .... 11 anni fa avevo fatto un concorso .... a 10 posti per "funzionario amministrativo" e ora mi comunicano che potrei essere utilmente collocata in graduatoria.....
ma non è finita qui!
Due pagine fitte scritte con un tono spocchioso e arrogante, di chi dall'alto del suo ruolo parla con delle merdacce, che si para il posteriore con frasi del tipo: questo Ministero XXX intende chiedere al Dipartimento della Funzione Pubblica la rimodulazione delle autorizzazioni alle assunzioni al fine di poter escutere la graduatoria del concorso in questione. 
Dopo 11 anni devono ancora chiedere l'autorizzazione????
Continuano dicendo che se il Dipartimento della Funzione Pubblica li autorizzarà mi manderanno un'ulteriore comunicazione nella quale sarà reso noto il giorno in cui dovrò prendere servizio e mi indicheranno la sede che presumibilmente sarà a xxxx (presumibilmente????)
Ma non è finita qui: "la presente comunicazione non costituisce in alcun modo presupposto giuridico per un obbligo di assunzione" ma ha il solo scopo di rendermi edotta, ai sensi della 241/90 e s.m.i., che è stato avviato un procedimento che potrebbe consentire "l'assunzione della S.V. nei tempi (improrogabili) sopra descritti" - vale a dire entro il 30.6.2010.
A fronte dei loro condizionali, mi si chiede di "inviare - entro e non oltre il 10.5.2010 - una dichiarazione attestante l'interesse o meno ad un'eventuale assunzione" e, in aggiunta, anche un fax oppure una mail.
E chiudono cosi, riporto testualmente: "Pur considerando che la presente nota ha solo una valenza meramente ricognitiva, si rammenta l'urgenza di corrispondere comunque (ed in tempi brevissimi) a quanto richiesto".
Giuro, non sapevo se ridere o incazzarmi per la maleducazione e l'abuso.
Mi chiedo, loro si sono presi 11 anni e io dovrei rispondere con raccomandata a.r. + fax (non in alternativa, evidentemente sono in ritardo anche sul valore legale ormai riconosciuto al fax) comunque entro tempi brevissimi. Perchè?
In teoria dovrebbe funzionare così: mi comunicano il giorno in cui  devo prendere servizio, se non mi presento mi dichiarano decaduta e passano oltre. Ma evidentemente devono concludere tutto entro il 30 giugno. E quindi fanno scontare a me (e agli altri nelle mie stesse condizioni) il loro colpevole ritardo. Se me lo avessero chiesto cortesemente avrei sicuramente risposto, ma che mi venga ordinato proprio non mi va giù.
E' sconvolgente che le graduatorie siano ancora aperte dopo 11 anni. Questo vuol dire che NON SI FANNO PIU' CONCORSI.
Ora, io commento l'accaduto con estremo distacco perchè nel frattempo ho ottenuto un lavoro a tempo indeterminato, per quanto precario in termini logistici, e quindi ho potuto notare la maleducazione con cui il Direttore Generale si rivolge ai destinatari. Ma vi rendete conto, dopo 11 anni qualcuno si sveglia una mattina, dice che potrebbe assumerti ma non è sicuro.... ti tratta come un subordinato senza sapere che cosa tu abbia fatto in tutti questi anni.
Ma non avrebbero fatto meglio ad indire un corncorso e a dare speranze a giovani neolaureati? Che noi che siamo andati li 11 anni fà, in un modo o nell'altro, abbiamo fatto la nostra strada (e comunque non ci ricordiamo nulla di quello che abbiamo studiato per quel concorso in particolare !!!) .
E non sarebbe stato più civile rivolgersi ai destinatari in modo educato e cortese? Perchè se anche qualcuno di noi dovesse accettare non avrebbe nulla di cui vergognarsi.


domenica 2 maggio 2010

Scene di un banale adulterio

Quando la descrizione di un adulterio riesce ad essere banale al punto da rasentare la noia.
Non c'è poesia in questo documentario che asetticamente descrive la vita monotona e noiosa dei meschini cittadini che formicolano nelle città, che lavorano per portare a casa le loro briciole di cibo e che possono solo sperare in un colpo di fulmine che solletichi gli istinti sessuali, unico vero scopo per rendere la vita meno inutile.
La passione dovrebbe essere descritta in scene di sesso piuttosto ridicole - se Soldini voleva essere realistico avrebbe dovuto evitare di filmare una serie di eiaculazioni precoci: sarebbe stato meglio sfumare! - riportando le formichine al loro livello animalesco. 
Non ho nulla contro il sesso fine a se stesso, l'importante è non avere lo scopo ipocrita di far credere che sia altro.  
PS: salvo solo Favino che, effettivamente, merita e non solo come attore :)

venerdì 30 aprile 2010

1 maggio a Portella della Ginestra

Ogni civiltà ha il suo quarto stato.
Cambiano i vestiti, la luce, lo sfondo, ma la sostanza è sempre la stessa. Con la differenza che oggi, chi dovrebbe marciare, ha perso la consapevolezza dei propri diritti. Rimane a casa a guardare la televisione, o conta sull'apertura blasfema dei negozi per andare a fare shopping.
In questo 1 maggio la mia marcia ideale è con i contadini di Portella della Ginestra. A volte fare un salto nel passato è illuminante.

giovedì 29 aprile 2010

Deforestazione

A ciascuna razza i suoi problemi.
E non è detto che i nostri - quelli degli umani - siano più impellenti !

lunedì 26 aprile 2010

Riflessione breve /7


Forse è questa la vera felicità ?
Questa corsa sfrenata e gioiosa, questo gioco di rincorrersi, questo corteggiamento euforico ....
Dopo aver decapitato e abbandonato la razionalità, le paure, le zavorre delle esperienze vissute.

mercoledì 21 aprile 2010

"Ad libitum"


Anche il Vaticano si è convertito ai decreti interpretativi.
Per bocca di Monsignor Fisichella oggi abbiamo appreso che il Premier può comunicarsi perchè, avendo lasciato Veronica, è come se non si fosse mai separato e quindi è ancora sposato con la sua prima moglie.
Conseguenza logica: ora non vive più nel peccato!
Prodigi dell'interpretazione.....
Non so come abbia preso la notizia la signora Carla a sapersi nuovamente sposata con il suo originario e legittimo consorte senza essere stata interpellata.

domenica 18 aprile 2010

Vulcano


Di fronte a questa esplosione della Natura non posso non riflettere su quanto noi piccoli uomini siamo ridicoli nei nostri affanni quotidiani.
Siamo convinti di essere onnipotenti, programmiamo, sabotiamo, brighiamo, bramiamo il potere e la gloria, per il nostro piacere compiamo atti rare volte ignobili, più spesso egoistici.
Eppure, ormai sempre più spesso, la Natura ci richiama all'ordine. Ci ricorda la nostra meschinità, ci fa sapere che, se vuole, può scombinarci i piani in qualsiasi momento e, se si incazza sul serio, può arrivare ad annientarci.
Ma noi ci ostiniamo a leggere questi messaggi come fastidiosi intralci alla nostra avanzata verso il dominio totale dell' universo mondo.
La nostra arroganza ci impedisce di acoltare. Non viviamo più in relazione con la Natura ma la consideriamo semplicemente un terreno da conquistare e piegare ai nostri scopi.
Vulcano si è levato e sta paralizzando la "civiltà". Niente più voli, niente più transumanze umane, niente più scambi di prodotti esotici da un paese all'altro. Anche i potenti si sono dovuti piegare al Suo capriccio.
Io, personalmente, mi inchino alla Sua grandezza, convinta che nel suo risveglio ci sia un messaggio neanche troppo difficile da interpretare.
Efesto


giovedì 15 aprile 2010

Completamente rincoglionita - post fuori tema


Se qualcuno, due anni fa, mi avesse detto che mi sarei completamente rincoglionita per una bimba - io che sono una specie di caterpillar - avrei detto che la stava sparando grossa.
E invece avrebbe avuto ragione, mi sono innamorata e ho perso la testa per il mio angioletto.
Oggi sono andata a prenderla al nido, tutta sola, senza la mamma. Un po' di timore, come avrebbe reagito?
E invece quando mi ha visto le si è illuminato il viso ... Daddà!!!, Poi si è rivolta alla maestra (si chiama così la ragaza che assiste le bimbe al nido?) e blaterando suoni apparentemente incomprensibili, le ha detto che c'era Daddà! e poi via, a tutti i nostri giochi convenzionali (lei si colpisce la testa con la mano, probabilmente ad indicare che la zia è matta ;))
Sarei già stata felice per questo, ma il mio angioletto ha fatto di più. Ci siamo rintanate nella macchina dei suoi genitori, io e lei. "Parti Daddà ...". Chissà dove voleva andare, in quale angolo di fantasia mi voleva portare.
Poi, inaspettatamente, si è arrampicata su di me, mi ha dato un bacio sulle labbra e mi ha detto "Grazie". "Grazie a te, stella" e lei "Prego".
Se c'è un Dio, oggi mi ha mostrato cos'è il vero amore. E io sono stordita.

domenica 11 aprile 2010

Basilicata coast to coast


Se avete uno spirito cazzaro non ve lo potete perdere. 
Altrimenti vi consiglio qualcosa di più adatto alla vostra indole seriosa, ma in tal caso, mi chiedo, che ci fate su questo blog?

giovedì 8 aprile 2010

Ipocrisia


Quanto clamore intorno alla notizia della prima donna che ha potuto rivolgersi all'unico ospedale in Italia, a Bari, che somministra il farmaco infernale.
Quanta ipocrisia intorno a questa pillola che da l'aborto dolce, senza sensi di colpa. Un po' come prendere un lassativo: un leggero mal di pancia e poi è tutto finito. 
Mi ripugna pensare che ci sia qualcuno che possa credere che un aborto abbia una diversa valenza morale a seconda del grado di sofferenza che infligge alla colpevole.
Come fosse il metodo, e non l'atto, ad assumere significato.


domenica 4 aprile 2010

False illusioni e distorsioni

Sono entrata fluttuando in questa domenica di Pasqua ... e ne sono uscita felice.
Era partita male, doveva essere l'ennesima giornata di festa da passare sola con mia madre. Poi, mia sorella inaspettatamente ha proposto di passarla insieme. Lei ha cucinato (essendo notoria la mia proverbiale idiosincrasia per i fornelli) e io ho messo a disposizione la casa. Ero eccitata e preoccupata perchè gli ospiti d'onore sarebbero stati mia nipote e il Muso. Ero terrorizzata che non andassero d'accordo, che lei gli facesse i dispetti e che lui rispondesse ringhiano e mordendo (sembra dolce ma quando gli gira male è un gran figlio di ...)
In molti mi hanno detto che avrei dovuto chiudere il Muso in una stanza, evitare che stessero insieme. Ma per me era importante che avvenisse l'incontro. E, meraviglia, il Muso non l'ho mai visto così docile, mia nipote gli si avvicinava per fargli "caaro" e lui stava li buono buono.  Può sembrare assurdo essere felici per l'incontro di una bimba con un cane, ma vedere i miei angioletti stare insieme così dolcemente mi ha reso felice.

A volte le nostre paure ci fanno vedere una realtà distorta,  mentre spesso dovremmo limitarci a lasciare andare le cose senza intrometterci. La spontaneità fa miracoli, il bisogno di controllare tutto, l'illusione che tutto dipenda dai nostri comportamenti irrigidisce i rapporti e provoca tensioni inutili.

giovedì 1 aprile 2010

Tanti auguri Muso!!!!!!!

Oggi è il compleanno del Muso!!
Compie 11 anni..... ora si che possiamo considerarlo un "vecchio saggio"!

domenica 28 marzo 2010

Acrobazie


Se solo mi venisse una grande idea sarei pronta a fare un salto nel vuoto. 
Avete presente quelle scelte che rivoluzionano una vita, che tutti quelli che ti conoscono si meraviglierebbero e ne parlerebbero per il resto dei loro giorni. Del tipo, "ti ricordi Efesto, quella che faceva .... e poi ha mollato tutto e si è inventata ..... non l'ho più vista, ma chi l'ha incontrata mi ha detto che era felice....."
Il problema è che non mi viene nessuna grande idea.
Si accettano suggerimenti.

martedì 16 marzo 2010

Go!!!!!!!!!!!!

"Go" - Mauro Iori

Serata passata a guardare l'armadio. Come ogni volta metto tutto sul letto, troppe cose, è solo una settimana, ma devo essere pronta ad ogni occasione. Vestiti sportivi, si torna in montagna, ma non posso tralasciare un tocco di classe, l'accostamento dei colori. Viola su fucsia, grigio su nero. E poi , hai visto mai dovesse servire un vestito da sera, da accoppiare con gli stivali da motociclista, che mica mi voglio portare troppe scarpe!
Ormai siete abituati alle mie fughe: tra i miei vizi, oltre al fumo, c'è che scappo appena posso. Intanto è iniziato il countdown ... mancano tre giorni, si lavora fino a venerdì e poi .... VIA con la Fiesta verso altri orizzonti....

domenica 14 marzo 2010

Tecnica o spontanea? questo è il problema.



Il mio amico Gians, in un post in cui dimostra una grandissima sensibilità e attenzione, decisamente maggiore di quella che si incontra nelle persone che vedi - de visu - quotidianamente, ha disegnato con la sua solita ironia il profilo di ciascuno di noi. 
A me ha dedicato questa frase: "Che dire di Efesto, lei è una tecnica, il suo sforzo per parlare di se stessa lo mette, si impegna, ma non basta".
Non so bene che cosa intendesse dicendo che sono una tecnica - il mio lavoro? il mio modo di scrivere? - ma su una cosa ha ragione: tendo a non parlare di me e quindi mi nascondo dietro riflessioni estranee alla mia sfera personale. E questo spesso mi porta a non scrivere affatto quando il personale è prorompente rispetto alla lucidità necessaria per affrontare temi di portata più generale.
Forse dovrei lasciare più spazio alla spontaneità. Ci rifletterò sopra.
Grazie Gians, per la tua amicizia e per le tue provocazioni.

giovedì 11 marzo 2010

Riflessione breve /6


Dalle menzogne non può che derivare diffidenza, odio, conflitto, distruzione e morte.
Attenzione a non cadere nel tranello: chi può difenda con tutta la forza che ha la propria libertà contro qualunque forma di condizionamento!