lunedì 25 maggio 2009

Come to daddy

Philippe Mayaux

Ogni riferimento a fatti, persone, episodi, circostanze è assolutamente voluto.

martedì 19 maggio 2009

Panorama sull'Italia


Quando ero bambina ero terrorizzata dall'idea che se avessi detto una bugia sarei andata all'inferno. Che volete: asilo, elementari e medie a scuola dalle suore spagnole ....
Oggi sono terrorizzata dalle bugie che mi circondano. Slogan, propaganda, ipocrisia, false informazioni, asserzioni e smentite.
La verità è emigrata dal mio paese. Chissà se ha chiesto asilo da qualche altra parte. Forse è stata respinta. La verità è un migrante scomodo, nessuno la vorrebbe nel proprio territorio perchè è destabilizzante.
Insieme alla verità dal mio paese è scomparsa anche l'etica, la deontologia, la morale, la serietà, la correttezza, la fiducia ....
Forse dovremmo seguire il percorso dei rifiuti che partono dall'Italia per l'estero: può darsi che quando arriveranno a destinazione verranno differenziati e forse qualcosa si può ancora recuperare. In fondo noi siamo bravi ad esportare valori.



mercoledì 13 maggio 2009

Distorsioni


Essere qui, altrove, in nessun luogo e ovunque. Tutto è relativo e confuso.

Aumenta la distanza
si susseguono i crocevia
le piane distese senza ritorno
verso fallaci distrazioni
specchi deformanti
di soli artificiali
e lune avare.
La mia meta, la mia
non so più distinguerla
dal baratro dove mi conduce
la quotidianità


martedì 5 maggio 2009

Parzialmente liberi di ........


...... fuggire, anche se per poco!

venerdì 1 maggio 2009

riflessioni sull'amore

L’incostante

Gli occhi mi corsero
dietro una bruna che passava.

Era di madreperla nera,
era d'uva scura,
e mi sferzò il sangue
con la sua coda di fuoco.

Dietro tutte
vado.

Passò una chiara bionda
come una pianta d'oro
dondolando i suoi doni.
E la mia bocca andò
come in un'onda
scaricando sul suo seno
lampi di sangue.

Dietro tutte vado.

Ma a te, senza muovermi,
senza vederti, te distante,
vanno il mio sangue e i miei baci,
bruna e chiara mia,
alta e piccola mia,
ampia e sottile mia,
mia brutta, mia bellezza,
fatta di tutto l'oro
e di tutto l'argento,
fatta di tutto il frumento
e di tutta la terra,
fatta di tutta l'acqua
delle onde marine,
fatta per le mie braccia,
fatta per i miei baci,
fatta per l'anima mia."

(Pablo Neruda, da "I versi del Capitano")

In fondo cosa chiedere di più, se non essere la favorita dell’Harem?