Di fronte a questa esplosione della Natura non posso non riflettere su quanto noi piccoli uomini siamo ridicoli nei nostri affanni quotidiani.
Siamo convinti di essere onnipotenti, programmiamo, sabotiamo, brighiamo, bramiamo il potere e la gloria, per il nostro piacere compiamo atti rare volte ignobili, più spesso egoistici.
Eppure, ormai sempre più spesso, la Natura ci richiama all'ordine. Ci ricorda la nostra meschinità, ci fa sapere che, se vuole, può scombinarci i piani in qualsiasi momento e, se si incazza sul serio, può arrivare ad annientarci.
Ma noi ci ostiniamo a leggere questi messaggi come fastidiosi intralci alla nostra avanzata verso il dominio totale dell' universo mondo.
La nostra arroganza ci impedisce di acoltare. Non viviamo più in relazione con la Natura ma la consideriamo semplicemente un terreno da conquistare e piegare ai nostri scopi.
Vulcano si è levato e sta paralizzando la "civiltà". Niente più voli, niente più transumanze umane, niente più scambi di prodotti esotici da un paese all'altro. Anche i potenti si sono dovuti piegare al Suo capriccio.
Io, personalmente, mi inchino alla Sua grandezza, convinta che nel suo risveglio ci sia un messaggio neanche troppo difficile da interpretare.
Efesto