mercoledì 21 ottobre 2009

De la guerre civile


Alcuni giorni fà, in un vagone della metropolitana di Parigi, ho letto questi versi:

Les amis de mes amis sont mes amis

Les amis de mes ennemis sont mes ennemis

Les ennemis de mes amis sont mes ennemis

Les ennemis de mes ennemis sont mes amis

(Je n’aimerais pas avoir à vous le répéter)
Extrait du texte « De la guerre civile » de Jean-Michel Espitallier



mercoledì 7 ottobre 2009

Timori


Mi sconvolgono le parole di Gasparri: "La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non è più un organo di garanzia", mi spaventa la dichiarazione di Bossi: «se si ferma il federalismo facciamo la guerra".
Bonaiuti sostiene che la bocciatura del lodo Alfano sia «una sentenza politica ma il presidente Berlusconi, il governo e la maggioranza continueranno a governare come, in tutte le occasioni dall'aprile del 2008, hanno richiesto gli italiani con il loro voto».
Non è possibile rivolgere accuse così gravi, fare dichiarazioni di guerra, sostenere che l'investitura popolare faccia si che il principe sia al di sopra di ogni giudizio umano e divino.
Non riesco a credere che sia totalmente evaporato il senso dello Stato.
La maggioranza fa quadrato intorno al premier e lancia il messaggio che la corte costituzionale avrebbe smentito i suoi precedenti: si fermano sull'aspetto formale per cui sarebbe stata necessaria una legge costituzionale e sorvolano sul fatto che la corte ha detto che il lodo Alfano è contrario all'art. 3 della costituzione che detta il principio fondamentale per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
Non riesco a comprendere come, in uno stato di diritto, si possa ritenere che il solo fatto di essere stati investiti dal voto popolare consenta di ritenersi sciolti dal rispetto di ogni regola.
Vorrei ricordare che il nostro sistema elettorale non prevede che siano i cittadini a scegliere direttamente il presidente del consiglio: poichè nessuno nega che ci sia in Italia una maggioranza di centro destra, non vedo perchè questa stessa maggioranza non esprima un altro candidato alla presidenza del consiglio. In questo modo potranno continuare a governare fino alla fine della legislatura.


sabato 3 ottobre 2009

io ci ho provato

Oggi c'ho provato. Ho preso il mio motorino e sono andata a piazza del Popolo. L'idea era di partecipare alla manifestazione. Peccato che non sono riuscita ad entrare. Da piazzale Flaminio neanche a parlarne, allora ho provato a passare di lato. Un'ora e mezza per fare 50 metri, imbottigliata nella folla arrabbiata perchè non si può pensare di organizzare un evento simile in una piazza così piccola. Ci siamo chiesti: il luogo è stato scelto perchè avevano paura di non riempire uno spazio più grande o perchè non è stato concesso un posto più opportuno? Eravamo così tati che sarebbe stato giusto il Circo Massimo, ma tant'è!
Ho cercato aria verso via di Ripetta, dove un gruppo di ragazzi ci dava dentro con le percussioni. Bravi, elettrizzante, peccato che il loro entusiasmo copriva totalmente le parole di chi era sul palco, laggiù nella piazza inaccessibile.
Insomma, io c'ero ma non ho neanche fatto numero: se ero a via di Ripetta non sarò mai conteggiata tra i 1000 che hanno partecipato - sarà questa la cifra che verrà fornita dalla questura :( -, perchè in fondo potevo essere li per caso. Allora vi posso assicurare che li per caso eravamo tanti, e soprattutto i più disparati, giovani, adulti, anziani, e anche bambini in carrozzina. Peccato che in tanti non siamo riusciti ad entrare in quella piazza stracolma.