giovedì 18 novembre 2010

Il virus del contraddittorio




Pare che ci sia un morbo che si aggiri per l’Italia. E’ il virus del contraddittorio, lo invocano tutti, a gran voce, e spesso anche a sproposito. Anche  la Chiesa chiede il contraddittorio perché alla famigerata trasmissione “vieni via con me” è stato invitato Don Gallo. Ma, a rigore, in tal caso il contraddittorio avrebbero dovuto chiederlo i mussulmani, i buddisti, gli induisti, quelli della chiesa avventista del settimo giorno o i testimonio di Geova. Mi sfugge qualcosa… o forse fa solo finta di sfuggirmi …..
Non mi piacciono gli elenchi che Fazio fa nella sua trasmissione, li trovo retorici e patetici, ma forse è il caso di fare l’elenco di tutti i possibili “contraddittori necessari” (virgolettato perché alludo ad un tecnicismo giuridico) . Comincio con quelli più banali:
D'Alema vs Veltroni, con interventi eventuali di qualche esponente della destra, ma che comprenda tutte le correnti antagoniste;
Berlusca vs Fini ma anche il resto dei politici esclusa la lega;
Vendola vs Bersani, questa è tutta interna;
Maroni vs Saviano, ma qui bisogna invitare anche Sandokan, Yanez De Gomera,  Tremal-Naik e Lord Brooke;
Masi contro l’Usigrai (almeno i 1314 giornalisti che non si riconoscono nella sua direzione) ;
Si attendono suggerimenti, è necessario collaborare alla predisposizione dei palinsesti delle trasmissioni del servizio pubblico.

6 commenti:

  1. Non mi piace particolarmente Fazio e il suo stile di interviste in ginocchio. E' schierato politicamente verso una "certa" sinistra. Lo dimostra il fatto di aver voluto fare la classica intervista in ginocchio a Marchionne e di non aver invitato gli operai di Pomigliano o il leader della Fiom Landini. Comunque le trasmissioni di Fazio portano ospiti importanti, audience e pubblicità (che sono la vera manna per la Rai più del canone). Quindi difendo le trasmissioni. Saviano è bravo e ha scritto un bel libro. Però se fa delle dichiarazioni pesanti senza provare (un legame tra mafia e Lega Nord) dovrebbe dare la possibilità a chi è tirato in ballo di dire la sua. Io avrei invitato Maroni. Saviano non l'ho mai visto partecipare a un contraddittorio. Se la canta e se la suona sempre da solo. E' coraggioso con i camorristi, ma meno con avversari politici. Un confronto Saviano-Maroni in Tv mi farebbe piacere. Decidano loro.

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  2. Concordo in buona parte con te. Fazio, e purtroppo non solo lui, affonda solo dove sa di poterlo fare senza pestare troppi piedi e cavalcando onde non troppo pericolose. Su Saviano il discorso è un po' più complesso. Non credo dica cose avventate e senza prove, anzi, non è un giornalista d'assalto e non fa scoop. Il suo merito, ed è innegabile, è tutto nella sua capacità divulgativa. Nel suo libro, mediocre da un punto di vista stilistico, ha parlato di cose che chiunque sia attento alla cronaca già sapeva, però ha raccolto il materiale e gli ha dato uno sviluppo comprensibile. E questo ne ha fatto uno scrittore pericoloso. Saviano non parla a sproposito, piuttosto semplifica.
    Il Ministro dell'interno non ha bisogno di andare in televisione a sfidare uno scrittore. Se quello che dice Saviano è vero, deve fare il suo lavoro a prescindere dall'appartenenza politica di eventuali personaggi potenzialmente coinvolti con la criminalità organizzata. Se quello che dice non è vero, potrà valutare, lui o il segretario del suo partito, di proporre una querela nei confronti dell'incauto scrittore. Ma non può mettersi a fare la chioccia in televisione, ne va della credibilità e dell'onore delle istituzioni.

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  3. Il contraddittorio non ha senso, nel momento stesso una persona, artista o meno, disponga di un suo giudizio inequivocabile. Mi spiego meglio: tra diverse correnti di pensiero sarà sempre impossibile trovare una convergenza, se non nella convergenza di intenti, il metodo è altra cosa.

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  4. Gians, credo che questa parossistica invocazione del contraddittorio serva a nascondere la sfiducia nella capacità del pubblico di formarsi un'opinione propria (o forse nella paura che ciò possa accadere). Non credendo nella possibilità di formare lo spirito critico del pubblico (o preferendo che esso rimanga ben sopito) si preferisce ricorrere agli imbonitori.

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  5. In effetti tra le molte cose di cui si parla a sproposito il contraddittorio occupa un posto di rilievo. Credo che sia una specie di "tana libera tutti" per quanti si ritrovano messi all'angolo dai fatti, e quindi invocano il loro presunto diritto ad andare in tv a controbattere ai fatti con le invenzioni. Ci sono naturalmente casi in cui il contraddittorio è essenziale perché il chi ascolta si possa formare una opinione non a senso unico (non puoi, per esempio, fare una tribuna elettorale in cui parla solo una parte senza che nessuno possa analizzare ed eventualmente contestare i dati forniti) ma ciò che succede oggi con la stampa e la tv è ben diverso. Non so se hai letto "La scomparsa dei Fatti" di Marco Travaglio, ma lui nel libro spiega molto bene questa storia del finto contraddittorio, che alla fin fine si riduce nel "io sto dall'altra parte della barricata quindi dico il contrario di quello che hai detto tu". E che mi fa pensare, e non solo a me, che prima o poi avremo bisogno del contraddittorio anche nelle trasmissioni contro la mafia.
    Un ultimo appunto su Fazio, premettendo che per ovvii motivi non posso vedere "Vieni via con me" da dove mi trovo. Spesso ho sentito accusare Fazio di essere appunto un tappetino. Non credo lo sia. Ha un suo stile che è completamente diverso da quello - per fare un esempio - di un Santoro o anche di un Floris: non cerca la polemica ma vuole che l'interlocutore si apra in modo tale che da quello che dice il pubblico possa farsi una sua opinione. Ci vogliono entrambe le cose in televisione a mio parere: sia chi fa parlare che chi spulcia.

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  6. Non mi piace Fazio e Saviano, purtroppo per lui, non è Sascia, al quale va la mia ammirazione..
    Condivido il tuo commento e credo che il contraddittorio sia già avvenuto: i telegiornali, da quel poco che ho visto da qui, hanno già letto la lista dei mafiosi arrestati e se si è un pò attenti le notizie sui casi di mafia in regioni non propriamente del sud si trovano sia sui giornali che nei notiziari.
    Ma gli italiani hanno bisogno che qualcuno gli legga la lezione .. E i politici fanno più uso della televisione che del buon senso.
    Ciao e buona settimana Efesto
    Julia

    Mi piace che associ i colori ai sapori.. :-)

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