
Mi sconvolgono le parole di Gasparri:
"La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non è più un organo di garanzia", mi spaventa la dichiarazione di Bossi: «se si ferma il federalismo facciamo la guerra".
Bonaiuti sostiene che la bocciatura del lodo Alfano sia «una sentenza politica ma il presidente Berlusconi, il governo e la maggioranza continueranno a governare come, in tutte le occasioni dall'aprile del 2008, hanno richiesto gli italiani con il loro voto».
Non è possibile rivolgere accuse così gravi, fare dichiarazioni di guerra, sostenere che l'investitura popolare faccia si che il principe sia al di sopra di ogni giudizio umano e divino.
Non riesco a credere che sia totalmente evaporato il senso dello Stato.
La maggioranza fa quadrato intorno al premier e lancia il messaggio che la corte costituzionale avrebbe smentito i suoi precedenti: si fermano sull'aspetto formale per cui sarebbe stata necessaria una legge costituzionale e sorvolano sul fatto che la corte ha detto che il lodo Alfano è contrario all'art. 3 della costituzione che detta il principio fondamentale per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
Non riesco a comprendere come, in uno stato di diritto, si possa ritenere che il solo fatto di essere stati investiti dal voto popolare consenta di ritenersi sciolti dal rispetto di ogni regola.
Vorrei ricordare che il nostro sistema elettorale non prevede che siano i cittadini a scegliere direttamente il presidente del consiglio: poichè nessuno nega che ci sia in Italia una maggioranza di centro destra, non vedo perchè questa stessa maggioranza non esprima un altro candidato alla presidenza del consiglio. In questo modo potranno continuare a governare fino alla fine della legislatura.