Caravaggio, San Giovanni Battista
In questo momento così cupo per la società a causa delle bassezze dell'uomo: dalla marea nera all'arrembaggio delle navi in missione umanitaria; dall'indifferenza per il prossimo affogati come siamo nel quotidiano egoismo alla mediocrità dei valori presi a riferimento dai più; dalla sopraffazione del più furbo e più ricco ai danni di chi aspira ad essere più furbo e ricco e per questo ha smesso di combattere e di indignarsi all'ignavia di chi rifiuta di assumersi le responsabilità che gli competono; dal rumore assordante di chi urla per dimostrare la propia forza al silenzio altrettanto assordante di chi, per pigrizia, rimane inerte; dalla brutalità della ricerca spasmodica del potere fine a se stesso come scopo ultimo alla superficialità di chi, altrettando spasmodicamente, fa dell'apparire l'essenza dell'essere.
In questo momento, dicevo, ho voglia di bellezza, di poesia, di dolcezza, di concentrazione, di compassione, di partecipazione. A prescindere da quello che possano aver detto i critici (che in questo momento non mi interessa affatto) sono queste le emozioni che mi trasmette quel viso intenso e quel corpo teso, pronto all'azione.
Non immagini quanto vorrei assumere quella posa, la posa di chi ascolta valuta e poi parte all'assalto. La bruttezza purtroppo mi ha assorbito, ammorbato e quant'altro, il guaio è che mi rendo conto di questo e non riesco a cambiare vela.
RispondiEliminaLa bellezza per i greci antichi era una delle porte aurorali che conducevano alla verità (l'altra porta era quella del dolore e della tragedia dell'esistenza umana). Oggi, che la verità è morta, la bellezza non conduce ad altro che a se stessa e al suo godimento sempre inseguito e mai posseduto .. l'esteta è come l'asino che insegue la carota che è appesa al bastone che è fissato alla sua sella ... che mio padre al mercato comprò :-)
RispondiEliminaUn saluto
La bellezza è diventata anche dubbio, incertezza in questo mondo imbruttito e abbrutito... E allora anche questo post o il commento di Gians hanno una loro tragica bellezza...
RispondiEliminagià, la bellezze ante silicone ;)
RispondiEliminaE' vero si rischia alla lunga di essere tirati giù dentro quella melma, non nel senso di cambiare e diventare come loro ma nel senso di essere soffocati dall'amarezza. Ed é in questi momenti che una boccata d'aria a respirare qualcosa di bello, poetico, vero, ci permette di riprendere le forze per lottare ancora. Almeno per adesso...
RispondiEliminaVisto che non si puo' trovare ispirazione da cio' che si vede e si sente in giro, possiamo sempre cercarla nell'arte (in tutte le sue forme) e a volte questo basta a regalarci una boccata di ossigeno
RispondiEliminaC'è tanta bellezza a questo mondo ma temo siano cambiati gli occhi di molti che non sanno più guardare.. Waldo emerson ha detto:
RispondiEliminaPer quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Hai scelto Caravaggio, un grande e tra i miei preferiti, e Giovanni Battista colui che gridava nel deserto..
Come il tuo post reclama bellezza per meglio sopportare questo mondo abbrutito..
Ciao Efesto
Julia
A me fa venire in mente solo "essere me stessa e avere più fiducia nelle mie capacità".
RispondiEliminahttp://robertoferripittore.blogspot.com/
RispondiEliminati consiglio di visitarlo
la bellezza non è morta, insieme alla magia dell'occhio e della mano e del cervello di un artista
da contemplare
bisou