Mai critico cinematografico ha coniato una frase più azzeccata per questo film!
Dire che è brutto non rende l'idea. Sono riusciti a creare da uno spunto interessante due ore noiose, irritanti, gratuitamente irriverenti e oltremodo fastidiose.
Dire che è brutto non rende l'idea. Sono riusciti a creare da uno spunto interessante due ore noiose, irritanti, gratuitamente irriverenti e oltremodo fastidiose.
Un gruppo di donne licenziate in tronco decidono di assoldare, con i pochi euro della liquidazione, un killer per uccidere il capo. Il sicario è un idiota e la vittima non si riesce ad individuare perchè la società è una scatola cinese.
L'idea c'era tutta, la realizzazione è stata pessima. La mancanza totale di ironia ha reso il tutto un polpettone inutile. In alcune scene il tentativo di essere politicamente scorretti si è tramutato in un vero e proprio insulto per la sensibilità del pubblico. Malati terminali che non hanno nulla da perdere utilizzati come manovalanza per attutire i rimorsi di coscienza del sicario, un idiota con un accappatoio ridicolo e tanto di segni sulle mani e sui piedi che canta su un bancone di un bar facendo finta di essere Cristo, la protagonista che probabilmente è un maschio ma ha cambiato sesso, il sicario che da bambino voleva essere femmina e alla fine partorisce.Se avessi avuto i registi li davanti non avrei esitato a cimentarmi nel vecchio classico del lancio della torta in faccia.
Anche per il vale il vecchio detto: non è sempre pasqua. :) almeno hai chiesto il rimborso? buona serata.
RispondiEliminaD'accordo, la "critica", questa fantomatica entità che guida il nostro gusto e le nostre scelte, forse ne sa molto più di me. "loro" sanno ciò che è cinematograficamente buono e ciò che non lo è, ed io invece vado solo al cinema per provare, come a volte accade, un'emozione... Oggi "loro" mi hanno presa in giro ben bene. Ho letto molte belle parole che consigliavano di vedere questo film dove c'era, sì, una bella idea, ma distrutta da una sceneggiatura piena di cose inutili ed inutilmente irriverenti,e infarcita di cattivo gusto. Se questo è il cinema impegnato, quello dei contenuti,allora la fantozziana memoria evocata dal titolo di questo post è di gran lunga migliore!!! Che fare a questo punto? Attribuire dignità di alta cinematografia anche ai cine-panettoni, tanto ormai....? Oppure correre a rivedere Gran Torino, per riprendersi. O recuperare quella vecchia vdeocassetta con Rapina a mano armata di Kubrick, forse è davvero giunto il momento di vederla finché ancora funziona il videoregistratore... O meglio ancora un Billy Wilder a scelta, di quelli che ti riconciliano con il cinema e con la vita...Quelli sì che erano registi!!!
RispondiEliminaGians caro, volevo farlo, ma alle casse erano spariti tutti :)))))
RispondiEliminaCharlot carissima - lo so che sei tu;) - spesso i critici in generale, quelli del cinema, della canzone, del teatro, dei libri ecc... fanno marchette. Decidono a tavolino il prodotto da lanciare e ci confezionano il bidone. Per fortuna abbiamo ancora un cervello pensante, anche se corriamo il rischio di passare per incompetenti.
Un bacio
Peccato, in effetti gli ingredienti per un film ironico e godibilissimo c'erano tutti; mancava lo cheff che sapesse unirli insieme con sapiente maestria.
RispondiEliminaConfesso di averne sentito parlare solo ora, ma una cosa è certa: non andrò a vederlo.
RispondiEliminaNotte, bella. :-)
Col sanissimo timore di non cadere nel più bieco cattivo gusto, superando in questo: cast, regia, sceneggiatura, produzione e quant'altro, mi verrebbe da dire: quasi meglio il terremoto, a quanto pare
RispondiEliminaSì, alle volte si ha proprio la sensazione che di un prodotto non ci sia nulla da salvare, e che siano solo "marchette" come dici tu...
RispondiEliminaA proposito di salvare e non: la produzione di Camilleri è quantomeno sospetta. Diciamo che oggi come oggi l'editoria ha bisogno che lui scriva, e lui non si tira indiero. Anch'io ho cercato di leggere tutto, se non altro, per grande simpatia verso lo scrittore, ma poi... mi sono arreso all'evidenza. Salvo i suoi romanzi storici ed i primi "Montalbano".
Di Ellroy: non vorrei consiglirti male, sono soprattutto Spy story, genere che a me piace. Ma deve proprio piacerti il genere, se no non cimentarti. Se vuoi cominciare, comunque, vai su American Tabloid, Sei pezzi da mille è il secondo episodio. I personaggi di American Tabloyd sono mitici. E' quel genere di personaggi che rimane nel firmamento della letteratura...
Ciao cara, buona Pasquetta!
probabilmente sono spariti ben conoscendo le reazioni del pubblico. :) Strano ma io di questo film non ne conoscevo nemmeno il titolo. :)
RispondiEliminail titolo, gians? avevo, per un attimo pensato al ragazzino che anni fa cantava: noi siamo i ragazzi di oggi noi. ve lo ricordate? eheheh.
RispondiEliminaciao efestuccia.
Faccio bene io che latito dai cinema:)))
RispondiEliminaBaci
mk
ok allora volevo ribadire che credo ciecamente al tuo giudizio cinematografico, ciao
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