A tutte le amiche che passano di qui, il mio augurio di essere sempre protagoniste della propria vita, consapevoli delle proprie scelte, libere nelle proprie azioni, soddisfatte della propria condizione, orgogliose di essere donne.
La storia di Piero
3 settimane fa
Sono la prima amica delle donne, a patto me la diano. :))
RispondiEliminaMi permetto una rispostina a Gians:
RispondiEliminabeh,Gians...un commento simil maschilista come il tuo,allusivo e tendenzioso,non ti fa proprio onore.Penso tu abbia perso 6-7 mila punti dalla patente di maschio.
Per il resto beh...credo che i peggiori nemici delle donne siano le donne stesse.Ce ne sono poche di pensanti.Non va niente bene.:)
Ciao Efestina
Mk
:D Moni, non avrai preso sul serio il mio commento precedente? mi conosci e sai riconoscermi quando scherzo. Detto questo, la giornata delle donne per me è ogni santo giorno. Ogni santo giorno le rispetto nel ruolo di lavoratrici, di madri, di amiche e consigliere, le stimo per la loro sensibilità superiore rispetto al sesso maschile, e non ultimo, per il fatto che sono maschio. Un abbraccio.
RispondiEliminaOrgogliosa di essere donna sempre: le soddisfazioni, magari, verranno domani.
RispondiEliminaUn bacio, Efesto. :)
una buonissima giornata di sole a Efesto, Moni, Nico e tutte le altre che passeranno di qui. A Giansino una pacca sulla spalla di partecipazione, perché oggi almeno non gliela darà nessuno.
RispondiEliminaio continuo a fare la storia ... ;)
RispondiEliminaMetro, ci sono abituato. :))
RispondiEliminaEsto no es agriturismo; esto es cascina de nosotros :-)
RispondiEliminaPovero (senza carità pelosa) gians! Pensava, a ragione, di potersi permettere una battura simil-maschilista e invece ha rimediato una patente da maschilista e il ritiro di quella da maschio, con disonore. Ah, dimenticavo la pacca sulla spalla ed il diminutivo, come il pannicello caldo.
"chi non sa ridere non è una persona seria" ha detto Pino Caruso, sottintendendo probabilmente "di se stesso" e qui la frase mi sembra calzante.
Qui di autoironia ne vedo proprio poca, anzi, nulla. La risposta più indiscreta della domanda, la reazione più inopportuna della battuta mostrano la corda di una questione di genrere non risolta. Come se "darla" fosse "cacca": io non credo.
Indice di questa situazione proprio il commento, questo sì, peloso, di metropoleggendo; era venir meno alla solidarietà di genere dire come sto dicendo io a MK che non è il caso di linciare così per una battuta una persona che si sta imparando a conoscere e della quale si è dimostrato di gradire molto conversazione e cazzeggio?
Che certi isterismi, nel senso etimologico del termine, sono proprio quelli che avvalorano quei pessimi luoghi comuni, come quello che le donne sono i peggiori nemici di loro stesse?
ENNE, il tuo orgoglio femminile lascia spazio e tempo per dire, se lo pensi, che gians non si meritaa questo trattamento? che ci sono "sorelle che sbagliano" e che vanno corrette?
MERTO, ti sbagli, quello che nella tua idea voleva essere la pacca sulla spalla, un segno di partecipazione glielo do io (le carezze appena lo incontro).
Peccato, non era meglio brucuiare un reggiseno in più per festeggiare degnamente la giornata?
Ragazzi, non avevo intenzione di innescare una bomba, ma queste reazioni dimostrano che c'è ancora tanta strada da fare per arrivare al pieno riconoscimento dell'altro sesso come "altro da se" accettando come naturale la reciprocità del rapporto.
RispondiEliminaStiamo ancora sulle barricate .....
Spero per tutti i lettori che, il commento di Ugolino non sia travisato come il mio, o meglio non venga strumentalizzato. Infatti probabilmente si tende sempre a fare questo, quando si tratta di difendere una categoria. Le donne sono tutt'altro che questo, Quindi, definire categoria lo stato femminile mi pare l'errore più grossolano si possa fare da parte di una donna. Detto questo, ridurre il tutto a uno stato da curva nord e sud, con relative tifoserie non mi vedrà partecipe, almeno non prima di voler riportare anche l'amico Ugolino all'osservare alcuni sorrisi sia da parte di Monica, che di Enne, per Metro, ci sarà modo di conoscersi un pò meglio.
RispondiEliminaMi posso associare all'augurio?
RispondiEliminaCiao a presto.
GIANS caro, sai che so essere tanto moderato e accomodante quanto testardo e polemico; in questo caso, scusa se insisto, penso sia più corretto il tono polemico, pena l'ipocrisia, che conservo per le occasioni opportune.
RispondiEliminaI sorrisi, dici tu, non sosno stati di certo rivolti a te; Mk il sorrisino l'ha messo nella seconda frase, quella in cui pare rivolgersi a se stessa e alle sua congeneri, mentre la frase tagliente nei tuoi confronti l'ha chiusa con un punto e a capo; mi sembra altra cosa da quell'emoticon che tu hai messo in aperture.
Enne, che potrebbe anche non aver letto l'antecedente, riserva comunque il sorriso alla padrona di casa e non a te; distrazioneo voluto silenzio, di certo non è sostegno. Padrona di casa che prima abbozza (a casa mia e a casa tua se un ospite viene offeso non funziona così) poi minimizza e irride, guardandosi bene dal prender posizione, ma facendo spocchiosamente notare che siamo (sono, visto che ho reagito io così) inutilmente e arretratamente suscettibili.
Io avrei preferito un attegiamento più equilibrato, dove l'equilibrio non è da confondere con l'ignavia.
Spiace gians, ma le donne intervenute, chi più chi meno, hanno fatto lo stesso errore che anche noi uomini spesso facciamo sbagliando: abbozzare di fronte a battute o affermazioni offensive verso le donne invece che rispondere e dare con l'esempio il segno di una diversa sensibilità.
Oggi è toccato a loro dare pessima prova di loro stesse, e la cosa andava per me sottolineata.
Ti chiedo scusa per averti tuo malgrado tirato dentro questa polemica che non volevi certamente creare con la battuta e alimentare con i commenti. Alcune volte va così.
Alla padrona di casa chiedo di tollerare questa mia intrusione; alcuni contatti piacevoli mi hanno portato qui e di certo non venivo con l'intento di castigare nessuno; tutavia anche lastricare la blogosfera di faccine sorridenti non mi pare ormai un modo corretto di impostare i rapporti; come dire: patti chiari, amicizia si vedrà.
Caro Ugolino,
RispondiEliminami dispiace che tu abbia interpretato come ignavia la mia risposta. In realtà non volevo entrare in una polemica in cui non mi riconosco, probabilmente perchè è mia ferma intenzione superare l'antagonismo con il sesso maschile. Tra l'altro ho continuato a citare Simone de Beauvoir che ritiene che l'uomo non risconosca la donna come altro da se ed è per questo che non riesce ad instaurare un rapporto di reciprocità. Ma non si può ridurre una filosofia in poche righe, me ne rendo conto.
Quanto a Gians, non credo che abbia bisogno di essere difeso da me da alcunchè, soprattutto nelle battaglie verbali in cui è un maestro.
La padrona di casa non deve perdonarti nulla anzi, auspica sempre e comunque lo scambio di idee, non per niente questo "blog è adatto solo ad un pubblico libero". Hai ragione, non dobbiamo essere sempre sorridenti e accondiscendenti con le idee degli altri, sarebbe di una noia mortale. Però, per carattere, non amo alzare i toni, cerco sempre di moderare, forse è un difetto, ma tant'è.
Il lavoro come sempre ha la precedenza su ogni altro argomento, quindi mi spiace arrivare in ritardo o magari fuori tempo massimo, ma vuoi il fatto, che quanto scritto rimane tale, vuoi che di mezzo ci sono io, non posso di certo sorvolare. Quanto detto dal mio amico Ugolino, lo tengo sui palmi delle mani perchè anche a mio modo di vedere è così. No si può certo "abbozzare" all'infinito, i commenti accondiscendenti hanno le gambe corte, ci si da ragione a vicenda, e la si chiude in breve. In questo caso, un mio commento davvero sciocco a tirato fuori il peggio da chi invece immagini come baluardo di donna. Ma ci sta un ma! troppo spesso si buttano via commenti in ogni dove, senza poi leggerne gli sviluppi, voglio credere che in questo caso, Monica sia assente giustificata. Alla padrona di casa posso dire che ha gestito il post come pure avrei fatto io, del resto amico mio, non sono volati insulti gratuiti, ma solo allusioni a cui mi avrebbe fatto piacere rispondere.
RispondiEliminaCara Efesto, ridurre una filosofia in poche righe - minimi cenni ai massimi sistemi, come dice un caro blogger - è la sfida che i serial-writer come noi raccolgono quotidianamente nello scrivere su un blog; io è prorio quando credo di essere riuscito ad esprimere un concetto con il minor numero di parole, meglio se solo una, che sono soddisfatto di me stesso, mentre, al contrario, come qui, uso migliaia di battute per non riuscire comunque a spiegarmi.
RispondiEliminaNon era gians, in fondo, che volevo difendere; ho cercato di dirlo anche nel precedente commento; i comportamenti e gli attegiamenti sessisti non mi piacciono; l'impeto polemico era rivolto non tanto all'uscita discutibile di Mk, ma all'accondiscendenza generale che la ha accolta, in cui ho rivisto le tante situazioni in cui uomini hanno fatto un'affermazione sessista ricevendo segni di assenso o tuttalpiù imbarazzati sorrisini, invece che un chiaro e forte rimprovero.
Avrei preferito che tu, in qualità di ospite, o enne, o metro, aveste speso una parola per spiegare ad Mk che la battuta non voleva certamente essere offensiva ma simpatica. Mi è dispiaciuto "doverlo" fare io, ma lo ritenevo necessario.
GIANS, :-) Non ce l'ho con Mk, e spero che si appalesi presto a sgombrare il campo da qualsiasi dubbio.